I margini dei continenti possono trovarsi distanti dai margini di placca, oppure coincidere con i margini di placca. Nel primo caso si possono avere margini continentali passivi o margini continentali trasformi; nel secondo caso si hanno margini continentali attivi.
Margini continentali
I margini continentali passivi si trovano all'interno delle placche, segnando il limite tra crosta oceanica e crosta continentale della medesima placca in corrispondenza della scarpata continentale. Sono caratterizzati dall'assenza di fenomeni sismici e vulcanici e dall'abbondante sedimentazione di detriti sulla estesa piattaforma continentale. Sono tipici dei continenti che si trovano ai bordi dei bacini oceanici in espansione, come l'oceano Atlantico: si estendono in posizione opposta rispetto alla direzione di spostamento della placca.
Formazione di margini continentali passivi e trasformi
I margini continentali trasformi si formano durante le prime fasi di separazione continentale a causa di un non perfetto allineamento dei moti convettivi originari. Danno origine a ripide scarpate continentali, a ridosso della linea di costa, che impediscono lo sviluppo della piattaforma continentale, come le coste africane tra Liberia e Camerun e la costa dell'America del Sud tra Recife e la Guiana. Essendo anch'essi tipici di oceani in espansione, si trovano quindi in posizione opposta rispetto alla direzione di spostamento della placca.
Margini continentali passivi e trasformi nell'Oceano Atlantico meridionale
I margini continentali attivi si trovano in corrispondenza dei margini convergenti soggetti prevalentemente a sforzi compressivi che caratterizzano oceani in contrazione, come l'Oceano Pacifico. Normalmente si sviluppano nella direzione di spostamento della placca e sono caratterizzati da un'intensa attività vulcanica e sismica.