Per determinare l'epicentro si sfrutta la differenza di velocità tra le onde P e le onde S. Infatti, quanto più è elevato l'intervallo di tempo fra l'arrivo dei due tipi di onde, tanto più è distante l'epicentro del terremoto.
In pratica, la distanza si stabilisce utilizzando un grafico su cui sono riportati in ordinata i tempi e in ascissa le distanze; sul grafico sono tracciate due curve, dette dromòcrone, indicanti i tempi di propagazione in funzione della distanza. Sovrapponendo a questo grafico il sismogramma, si determina l'intervallo di tempo tra l'arrivo delle due onde, al quale corrisponde in ascissa la distanza del sisma dall'epicentro.
Rimane ora da stabilire la posizione. Per fare questo occorre prima conoscere la distanza da almeno tre stazioni di rilevamento sismico. Si tracciano poi, a partire dalle tre stazioni, tre circonferenze con il raggio corrispondente alla distanza stabilita: il punto d'intersezione indica l'epicentro.
Grafico delle dromocrone. Sono posizionati tre sismogrammi delle stazioni A, B e C del medesimo terremoti e in basso si legge la distanza dall'epicentro.
Determinazione della posizione del sisma. Sulla cartina sono tracciate tre circonferenze con il raggio calcolato dal grafico precedente: il loro punto di incontro è l'epicentro.
È disponibile una simulazione nella pagina dei giochi didattici.