Il termine calendario, in latino calendarium, deriva da kalendae (al plurale), il primo giorno del mese per i romani.
Era, in pratica un libro dei conti, un registro, dove si annotavano le scadenze commerciali e gli interessi che maturavano il primo del mese.Più in generale, è un sistema per scandire il tempo in periodi costanti, indicare il ritmo delle stagioni, come gli antichi megaliti (nella foto sotto: Stonehenge), per le festività religiose o altro tipo di evento.
In un datario sono segnati i mesi, le settimane e i giorni dell'anno, al quale possono essere aggiunte le fasi lunari, l'ora in cui sorge e tramonta il Sole, i santi del giorno, ecc.
Tipi di calendario
La scansione dei periodi nel calendario si basa su tre fenomeni naturali:
- l'avvicendarsi del dì e della notte causato dalla rotazione della Terra, cioè il giorno solare, di circa 24 ore,
- la rivoluzione del Sole, anno solare o tropico, di circa 365 giorni,
- il mese lunare, di circa 29,5 giorni.
Da questi eventi derivano 3 tipi di calendario:
- Calendari solari, basati sulla durata dell'anno tropico (circa 365 giorni), come il nostro calendario, che mantiene le stagioni sempre nelle stesse date.
- Calendari lunari, come il calendario islamico, che si basano sul mese lunare (circa 29,5 giorni), in cui i mesi cominciano sempre con la Luna nuova, ma le stagioni iniziano ogni anno circa 11 giorni più avanti. Un anno, di 354 giorni, comprende 12 Lunazioni in cui si alternano 29 e 30 giorni e ogni 3 anni circa, in un ciclo di circa 30 anni, si aggiunge un giorno supplementare (anno di 355 giorni).
- Calendari lunisolari, come quello ebraico, cinese e quello adoperato dalle chiese cattoliche e protestanti per calcolare la Pasqua (vedi più avanti), sono calendari lunari la cui durata media dell'anno lunare è uguale a un anno solare. Poiché un anno solare è di 365,25 giorni, mentre il mese lunare è di 354 giorni (29,5 × 12), si ha una differenza di circa 11 giorni quindi, per mantenere la sincronizzazione, si aggiunge ogni 2 o 3 anni un mese intercalare, perciò si hanno anni di 12 mesi, di 29 e 30 giorni, e anni di 13 in un ciclo di 19 anni per quello ebraico. L'inizio delle stagioni varia di qualche giorno in più o in meno ogni anno. Anche nel calendario cinese abbiamo 12 mesi e se ne aggiunge un tredicesimo ogni 3 anni, in un ciclo di 60, però cambia ogni anno l'animale associato, in un ciclo di 12 anni.
Suddivisione del calendario
Le osservazioni sul Sole e la Luna consentono la suddivisione, nella maggior parte dei calendari, in unità:
- l'anno, che corrisponde alla rivoluzione della Terra intorno al Sole e comprende quasi sempre 12 mesi e corrisponde a un ciclo completo della stagioni;
- il mese, circa 4 settimane, che corrisponde a un ciclo completo di fasi lunari;
- la settimana, di 7 giorni, corrispondente ha una fase lunare; poiché la durata media di una fase lunare non è esattamente di sette giorni, le fasi non cominciano sempre lo stesso giorno della settimana.
- il giorno, dato dall'alternarsi del dì e della notte.
Origine del nostro calendario
Il calendario attualmente in uso nella maggior parte del mondo ha un'origine molto antica. Deriva, infatti, da una serie di riforme successive dell'antico calendario romano, poiché la cultura romana si estendeva fino a coprire gran parte dell'Europa.
Si precisa che in proposito ci sono ipotesi diverse sia negli autori antichi, sia negli studiosi moderni per quanto riguarda i dettagli, che abbiamo preferito trascurare per non appesantire l'argomento optando per le proposte più comuni.