Il Gruppo mineralogico euganeo (GME) è nato nel 1975 anche se ha consacrato la sua esistenza con atto notarile nel 1979.
Il primo incontro organizzato dal grande animatore di allora, il compianto Paolo Argentini, ha avuto momenti esaltanti. L'emozione tradiva un po' tutti, i più giovani, poco più che trentenni e i meno giovani come Delmo Veronese, figura carismatica, proprio grazie alla sua maggiore età e all'attività di pittore oltre che naturalista. A quella riunione parteciparono Giamberto Astolfi, Giampaolo Argentini, Alberto Avesani, Sandro Bidoia, Ezio Burnelli, Giancarlo Casarini, Franco Colombara, Leopoldo Fabris, Franco Parpaiola, Luigi Ravarotto, Paolo Rodighiero con la moglie Francesca Marangoni, Giuseppe Sanco, Silvano Sovilla, Armando Trentin, Delmo Veronese. Nei due, tre anni successivi saremmo arrivati a una trentina di iscritti.
Eravamo pieni di problemi, in primis la sede. Allora come ora eravamo alla ricerca disperata di una casa, che fosse nostra, per riporre le nostre poche cose, per creare una vetrinetta con campioni locali. Ma anche in cerca di una guida in un settore dove riponevamo tanta passione ma ancora poca esperienza e conoscenza. Si sa che a trent'anni si ha fretta, la pazienza è virtù poco conosciuta. Fretta o meno dopo una vita, il problema della sede non è ancora risolto, anche se abbiamo trovato in tutti questi anni Enti, Associazioni, Quartieri e Parrocchie che ci hanno generosamente ospitato. Un secondo problema, oggi neppure immaginabile è stato il bollettino. Nato su spinta del solito Argentini ha avuto nel sottoscritto il primo incaricato alla sua preparazione. Oltre al cronico problema della raccolta degli articoli, la stampa per motivi di risparmio era fatta in casa. Spingere i soci a collaborare era tuttavia il meno. Pensate cosa voleva dire battere a macchina gli articoli, preparare il “menabò”, stampare il giornalino in offset, assemblare il tutto e infine tagliare le copie a misura! E questo per tre, quattro volte l'anno. Meglio lasciar perdere e non pensarci!
Naturalmente erano le escursioni ad animarci, non mancavano le uscite in solitudine o a gruppi organizzati. Si raccoglieva tutto perché non avevamo nulla, ci stupivamo di tante meraviglie che oggi forse non degneremmo di uno sguardo. Era la sete di conoscenza, di studio a spingerci a raccogliere, a confrontare con quanto trovato da amici nei numerosi incontri che facevamo.
Ben presto negli iscritti sono iniziati differenti modi di collezionare i preziosi tesori che la terra custodisce. C'è chi si è orientato verso i macro, chi verso i micro, chi verso una collezione locale, chi italiana, chi estetica. C'è chi dopo qualche anno si è perso, dedicandosi esclusivamente a famiglia, lavoro o altre passioni. Tuttavia il nocciolo duro di appassionati ha resistito e resiste tuttora. Certo nei più anziani la frequentazione è diminuita, ma la passione e la disponibilità a collaborare è rimasta immutata.
Alcuni amici ci hanno lasciato per sempre, Paolo Argentini, il nostro primo grande presidente, Delmo Veronese, Luigi Ravarotto, Alberto Avesani, Silvio Ceroni, Carlo Dal Pozzo, Ezio Burnelli e proprio recentemente Corrado Buscaroli. Per chi come me ha vissuto tutti questi anni nel Gruppo il loro ricordo è sempre presente e carico di momenti di allegria, spensieratezza e tanta, tanta amicizia.
Molti sono stati i ricambi che hanno contribuito a mantenere viva l'associazione facendo crescere nuove iniziative e sviluppandone altre. Tra queste ultime merita di essere ricordato il generoso sforzo portato proprio da Corrado Buscaroli, che, orientatosi subito verso i micro-mount, contattò e riunì numerosi appassionati italiani.
Sede degli incontri
Da sempre il nostro Gruppo si ritrova ogni primo venerdì del mese non festivo. Le sedi sono state le più svariate, la sede del CAI, il Collegio Antonianum, la Giovane Montagna, la CLAC (Comitato per le libere attività culturali) ospiti dell'ing. Piva, il Quartiere 3 Brenta-Venezia dove siamo stati accolti per un lungo periodo e dove abbiamo potuto usufruire di una sala finalmente degna ad ospitare i numerosi illustri ospiti che hanno voluto gratificarci della loro presenza.
Oggi siamo ospiti di don Antonio Toigo, parroco della Chiesa di S. Lorenzo ad Abano, che ci ha messo a disposizione una stupenda sala del Patronato.
In qualche occasione siamo stati ospiti del Dipartimento di Mineralogia oggi unitosi con quello di Geologia e Paleontologia per divenire il Dipartimento di Geoscienze.
Attività del Gruppo
L'attività del Gruppo si è sviluppata all'interno con incontri culturali nei quali hanno preso la parola docenti universitari, cultori della materia e numerosi soci del Gruppo stesso. Alternativamente si sono organizzate serate dedicate allo scambio di campioni o alla visione di documentari o film su temi legati a minerali e fossili. Non vanno dimenticati i corsi tenuti da soci stessi competenti nella geologia, nella mineralogia, nella paleontologia e nella chimica.
Parallelamente il Gruppo ha anche promosso all'esterno un'attività attraverso giornate di scambio mineralogico, interventi scolastici, conferenze presso Associazioni e Comuni del Veneto, escursioni didattiche sui nostri Colli e mostre mineralogiche e paleontologiche. E cominciamo appunto da queste, visto che rivestono per noi un fiore all'occhiello, non fosse altro per l'impegno profuso nella loro organizzazione.
Mostre mineralogiche e paleontologiche
In ordine cronologico la prima fu una mostra a Cinto Euganeo sotto la spinta di Luigi Ravarotto.
Alla fine degli anni '70 organizzammo una mostra mineralogica a Palazzo S. Stefano, sede della Provincia dove avevamo esposto quel poco che allora era in nostro possesso. In questa occasione è stato prezioso il contributo del socio Aldo Ancona che mise a disposizione la sua collezione di gemme e pietre dure.
Straordinaria fu la Mostra organizzata nel 1984 a Piazzola sul Brenta in collaborazione con l'Università di Padova. Questo fu anche l'anno dell'addio del nostro Presidente Argentini che, di lì a poco si dedicò ad un volontariato in Africa per rientrare poi a metà degli anni '90.
Cinque sono state le mostre mineralogiche allestite al Quartiere 5 nella Fornace Carotta verso la fine degli anni '90 e i primi del 2000, due le mostre, mineralogica e paleontologica presso il Quartiere 3 una nel 1998 e una negli anni 2000.
Sono state allestite diverse mostre di mineralogia e paleontologia in una sala parrocchiale del Patronato della Chiesa di S. Lorenzo ad Abano in occasione di festività locali. In questo caso va dato il giusto merito a Giuseppe Sanco, promotore ed artefice degli incontri.
La mostra mineralogica preparata per il Comune di Noventa Padovana ci riservò un grande successo di pubblico e scolaresche. Ci fruttò inoltre un discreto introito con cui stampammo un libretto mineralogico, preparato dal sottoscritto.
Su espressa richiesta del Sindaco è stata allestita una mostra mineralogica nel Comune di Albignasego.
È doveroso ricordare che le mostre a Noventa ed Albignasego sono state organizzate grazie al contributo di Gianni Segala che ci ha garantito una ampia e generosa pubblicità presso le relative amministrazioni comunali.
Su richiesta dell'allora Assessore alla cultura Pierangela Negrisolo sono state allestite due mostre, una mineralogica e una paleontologica a Due Carrare, entrambi ebbero una grande partecipazione cittadina e scolastica.
Più recentemente è stata allestita per il Comune di Padova a Palazzo Zuckermann una mostra mineralogica prestigiosa, che ha avuto più di quattromila visitatori tra scolaresche e pubblico adulto.
Infine proprio nel 2014 abbiamo realizzato una mostra di minerali e gemme a Palazzo S. Stefano, sede della Provincia di Padova, nell'ambito della manifestazione Reteventi organizzata annualmente dalla Provincia stessa.
Giornate nazionali di scambio
Le giornate nazionali di scambio hanno avuto come sede il Kursaal di Abano, la scuola Gramsci di Padova, la Fiera di Padova e altre sedi padovane e aponensi per un totale di 5. Risalgono tutte ai primi anni dell'allora GME.
Merita di essere in particolare ricordata la mostra in Fiera a Padova dove in un padiglione trovarono opportuna accoglienza quasi 100 espositori. Fu francamente un trionfo per quei tempi (fine anni '70). Non fu più ripetuta perché l'impegno economico e la scelta di fare obbligatoriamente solo scambio e non commercio rendeva difficile la presenza dei collezionisti più propensi a partecipare a Fiere con libero mercato.
Attività nelle scuole
Numerosi sono stati gli incontri nelle scuole di ogni ordine e grado sia attraverso la disponibilità di singoli soci, sia attraverso collaborazioni vere e proprie condotte con i servizi scolastici del Comune di Padova nell'ambito dello sviluppo culturale che annualmente propone il Vivipadova. Numerosi sono stati i soci che hanno partecipato per divulgare la nostra passione. Non è qui il caso di menzionarli anche per non incorrere in gravi dimenticanze. Su tutti devo però segnalare l'amico Giancarlo Casarini che con grande generosità si è dedicato ad una capillare e continua attività nelle scuole. Non posso dimenticare anche l'impegno di Armando Trentin appassionato paleontologo e iscritto al nostro Gruppo per numerosi anni.
Conferenze e incontri culturali
Per quasi un decennio siamo stati invitati a tenere conferenze a Bassano nel corso delle settimane culturali organizzate dal Comune. I conferenzieri invitati sono stati in quelle occasioni: il sottoscritto Paolo Rodighiero, più volte, Cristiano Rodighiero, Maria Gabriella Fornasiero, Giamberto Astolfi, Eugenio Ragazzi.
Molti soci sono stati invitati a tenere conferenze in Gruppi Mineralogici del Veneto: Montecchio, Verona e nei Comuni dell'Altopiano di Asiago, Gallio, Lusiana, Canove.
Insomma una attività frenetica, che non ha mai visto flessioni.
Allestimento Musei e Mostre in collaborazione con Enti
Non va dimenticata l'apertura del Museo di Cava Bomba che ha avuto il lascito della collezione di Delmo Veronese come base espositiva, ma anche un sostegno da parte di altri iscritti, in particolare di Luigi Ravarotto. È doveroso ricordare che il Museo è stato diretto per numerosi anni dall'amico e socio Franco Colombara.
Straordinaria è stata la mostra Naturalia e Mirabilia presentata nel Museo Provinciale di Villa Beatrice a Baone e curata dai soci Colombara e Fabris. È stata l'occasione per presentare la collezione naturalistica Nicolò Da Rio (1756 – 1845). Campioni di minerali, rocce e fossili, legni, frutti esotici, conchiglie, reperti botanici e zoologici sono stati esposti nelle bacheche originali, secondo la sistemazione effettuata dai professori Squinabol e Levi nei primi del Novecento.
Prestigiosa a dir poco la mostra “Cristalli” organizzata recentemente nelle sale espositive del CAM (Centro di Ateneo per i Musei) dal Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova che ci ha voluto collaboratori con campioni e con l'impegno per visite guidate. La mostra proposta per celebrare il centenario della nascita della cristallografia, scienza che ha svelato la struttura intima dei cristalli, ha avuto una incredibile presenza: quasi 7.000 visitatori.
Conferenze in sede
La collaborazione con l'Università di Padova ci ha permesso di godere di conferenze e lezioni di numerosi docenti e dottorandi. Ricordo:
Francesco Sassi, Dipartimento di Mineralogia, in pensione;
Paolo De Vecchi, Dipartimento di Mineralogia, in pensione;
Pietro Frizzo, Dipartimento di Mineralogia, in pensione;
Giuliano Piccoli, Dipartimento di Geologia, †;
Piergiorgio Iobstraibizer, Dipartimento di Mineralogia, in pensione;
Giorgio Pennacchioni, Dipartimento di Geoscienze;
Giuliano Bellieni, Dipartimento di Geoscienze;
Paolo Mietto, Dipartimento di Geoscienze, in pensione;
Andrea Drusini, Dipartimento di Biologia;
Vittorio De Zanche, Dipartimento di Geologia, †;
Gianmario Molin, Dipartimento dei Beni Culturali;
Gilberto Artioli, Dipartimento di Geoscienze;
Luciano Secco, Dipartimento di Geoscienze;
Giovanna Forteleoni, Dipartimento di Geoscienze, in pensione;
Paolo Nimis, Dipartimento di Geoscienze;
Giovanna Baldissin, Dipartimento di Storia delle Arti Visive e della Musica;
Ivana Angelini, Dipartimento di Geoscienze;
Marzia Breda, Dipartimento di Geoscienze;
Luca Giusberti, Dipartimento di Geoscienze;
Federico Zorzi, Dipartimento di Geoscienze;
Elena Anna Manfrè, Dipartimento di Geoscienze;
Antonio Galgaro, Dipartimento di Geoscienze;
Alle serate culturali organizzate dal GMPE hanno partecipato professori universitari di altri Dipartimenti o Atenei:
Fabrizio Bizzarini, Università di Trieste;
Eugenio Ragazzi, Dipartimento di Scienze del Farmaco, Università di Padova;
Emanuele Forte, Dipartimento di Geoscienze, Università di Trieste;
ed inoltre mineralogisti e paleontologi di Musei;
Cristiano Dal Sasso, paleontologo del Museo di Storia naturale di Milano;
Gianni Pasini, Direttore del Museo di Besano;
Paolo Ferretti, Museo Tridentino di Scienze Naturali.
Non potevano mancare i Conservatori dei Musei dell'Università di Padova che si sono susseguiti in questi anni
Tito Zulian, Museo di Mineralogia dell'Università di Padova, †;
Alessandro Guastoni, Museo di Mineralogia dell'Università di Padova;
Luca Altichieri, Museo di Geologia e Paleontologia dell'Università di Padova;
Maria Gabriella Fornasiero, Museo di Geologia e Paleontologia dell'Università di Padova;
Letizia Del Favero, Museo di Geologia e Paleontologia dell'Università di Padova;
Nicola Carrara, Museo di antropologia;
Paola Nicolosi, Museo di Zoologia;
e ancora
Monica Barogi, Museo della Preistoria “Luigi Donini” di San Lazzaro di Savena (BO).
Il GMPE si è avvalso inoltre di interventi di esperti, collezionisti o appassionati di altre Associazioni.
Caterina Boccato, Osservatorio Astronomico di Padova;
Vittorio Burgo e Alberto Frigo, entrambi gemmologi IGI;
Arnoldo Melli, collezionista e assiduo frequentatore dei nostri Colli;
Matteo Boscardin, Associazione “gli Amici del Museo” di Montecchio;
Claudio Beschin, Associazione “gli Amici del Museo” di Montecchio;
Antonio De Angeli, Associazione “gli Amici del Museo” di Montecchio;
Andrea Checchi, Associazione “gli Amici del Museo” di Montecchio;
Roberto Gutoni, Gruppo Mineralogico Scaligero.
In numerose serate sono intervenuti i nostri soci Giampaolo Argentini, Giamberto Astolfi, Giordano Balia, Giovanni Berto, Carlo Dal Pozzo, Pietro De Checchi, Franco Colombara, Leopoldo Fabris, Bruno Fassina, Marco Franciosi, Eugenio Ragazzi, Paolo Rodighiero, Giuseppe Sanco, Bruno Simoni, Silvano Sovilla, Fabio Tosato, Alberto Zancopè, Pierluigi Zoccarato.
Hanno collaborato alla preparazione di DVD mineralogici e paleontologici Sergio Barison e Paolo Rodighiero.
Sono stati attivati gruppi di studio grazie alla disponibilità di Giordano Balia sulla geologia e di Paolo Rodighiero sulla nomenclatura chimica, sulle gemme e sull'uso degli elementi estratti dai minerali.
Pubblicazioni
È doveroso ricordare la splendida pubblicazione dell'amico Leopoldo Fabris, che dopo lunghi anni di studio e di raccolta dati ha pubblicato il volume “Mineralogia Euganea” che è stato presentato nelle sedi opportune oltre che ad Associazioni italiane interessate alla mineralogia.
Interessantissimo il libro sulla geologia dei nostri Colli scritto da Giamberto Astolfi e Franco Colombara. Altrettanto significativo e unico nel suo genere il libro sui marmi del Veneto scritto da Franco Colombara, grande studioso appassionato di rocce.
Un altro libro scritto da Leopoldo Fabris ci ricorda la storia e i minerali della cava di perlite di Montegrotto edita dal GMPE
Un'altra pubblicazione modesta ma pur sempre significativa è il libretto scritto in occasione della mostra allestita ad Albignasego, ancora una volta edito dal GMPE e scritto da Paolo e Cristiano Rodighiero.
Ricerca sul campo
Il Gruppo ha avuto ed ha tra i suoi soci validi ricercatori, attenti non solo ad aumentare la propria collezione ma anche ad analizzare i materiali raccolti per fini di studio.
E qui va ricordato su tutti il socio Bruno Fassina che, come assiduo frequentatore dei nostri Colli, ha saputo cogliere alcune evidenti novità tra i numerosi campioni raccolti. Si tratta di un nuovo minerale che ha avuto come nome di battesimo tazzoliite. A seguito di questa interessantissima novità il nostro socio ha visto ricompensato il suo impegno con l'assegnazione del suo nome a quello di un altro nuovo minerale, ritrovato questa volta nel vicentino. La tazzoliite e la fassinaite restano e resteranno sempre un significativo esempio di impegno di ricerca anche per quelli che verranno a infoltire le fila della nostra Associazione.
Bollettino e Notiziario
Il Bollettino, come già accennato è nato fin dal primo anno con veste tipografica modesta ma pur sempre significativa per l'epoca. È continuato per anni con non poche difficoltà divenendo nei primi anni del 1990 Notiziario. Negli ultimi anni grazie ad un maggior impegno di alcuni soci e all'attenta preparazione di Bruno Simoni questa pubblicazione periodica è divenuta annuale ma raccoglie scritti e veri e propri articoli scritti da soci e docenti raggiungendo non di rado le 100 pagine.
Sito web
Grazie al notevole impegno di Giordano Balia, socio e Presidente per un certo numero di anni del GME ora abbiamo uno straordinario sito, dove troviamo oltre ai tradizionali avvisi di incontri o manifestazioni anche settori culturali legati al nostro grande interesse. È stato un lavoro duro che solo il nostro amico Giordano era in grado di concludere.
Presidenti del GMPE
Molti sono anche i soci che silenziosamente, ma fattivamente hanno contribuito a sostenere il nostro Gruppo in tutti questi anni.
Per primi i nostri Presidenti:
Giampaolo Argentini | 1975-1980 |
Gianfranco Turrini | 1981-1983 |
Lanfranco Gregnanin | 1984-1987 |
Corrado Buscaroli | 1988 |
Giordano Balia | 1989-1994 |
Carlo Dal Pozzo | 1995-1996 |
Paolo Rodighiero | 1997-2007 |
Pietro De Checchi | 2008-2009 |
Paolo Rodighiero | 2010-2015 |
che si sono avvalsi della collaborazione di Consiglieri che hanno saputo gestire il proprio incarico, di Vicepresidenza, di Tesoriere, di Segreteria, di organizzatore di gite o escursioni, di semplice servizio nelle serate d'incontro affinché l'oratore potesse godere degli strumenti necessari al buon andamento della serata.
Troppo lungo sarebbe l'elenco dei nomi che si sono susseguiti in questi quarant'anni nel C.D. del GMPE. Tutti hanno meritato la fiducia riposta dai soci nel corso delle votazioni del rinnovo delle cariche.
Gli amici che non sono più con noi
È doveroso ricordare sia pure con poche parole le figure dei soci che hanno collaborato con il GMPE fino al giorno della loro scomparsa.
Già si è detto del nostro primo Presidente che ha letteralmente lanciato il nostro Gruppo nell'olimpo dei Gruppi mineralogici italiani. L'inizio come si sa non è facile e lui ha saputo fare crescere l'amicizia tra i soci e la passione attraverso incontri e gite memorabili. Dopo un decennio di assenza su mio espresso invito Paolo Argentini è ritornato ad iscriversi portando il suo grande contributo di esperienza partecipando ancora al Direttivo.
Anche di Delmo Veronese si è fatto un cenno ricordando la sua straordinaria passione per l'arte e per la mineralogia. Prima di morire ha voluto donare tutta la sua preziosa raccolta al Museo di Cava Bomba.
A lui va unito Luigi Ravarotto che aveva fatto della passione per i minerali una vocazione, tanto è stata generosa la sua partecipazione non solo al GMPE ma anche alla nascita del Museo di Cava Bomba di Cinto Euganeo.
È doveroso qui ricordare Silvio Ceroni, Tesoriere del Gruppo nei primi anni. La sua serietà e il suo impegno hanno lasciato un prezioso messaggio a chi lo ha seguito in questo lavoro. Merita ricordare la sua generosità senza confini. Ogni occasione era buona per stappare una bottiglia. Memorabile in tal senso la festa di laurea del figlio Giovanni: alla Giovane Montagna ci ritrovammo tanti per non dire tutti a mangiare e bere per festeggiare il neolaureato in Geologia.
Non va dimenticato Alberto Avesani, socio fondatore che tanto si è dedicato alla ricerca nei Colli Euganei. Già da collezionista mostrava la sua grande capacità di commerciante valorizzando i campioni da lui stesso trovati nei Colli nelle prime Mostre degli anni '70. Memorabili le pantagrueliche cene nelle Mostre paesane dove gli amici allestivano ogni ben di Dio e lui, sempre col sorriso sulle labbra, scherzava con tutti.
Ezio Burnelli, grande appassionato di mineralogia, si iscrisse nei primi anni. Con lui andai a Trepça quando ancora il regime precludeva qualsiasi possibilità di acquistare o cercare minerali. Fu una avventura, che meriterebbe un romanzo.
Più recentemente ci ha lasciato Carlo Dal Pozzo, grande amico e prezioso collaboratore negli anni della mia Presidenza. E proprio nell'aprile di quest'anno ha concluso la sua vita terrena Corrado Buscaroli, anche lui vecchio socio da subito dedito come il nostro Presidente di allora alla collezione micro-mount. Anche se costretto in un letto da molto tempo, fedele al GMPE, anche quest'anno aveva voluto iscriversi.
Più recentemente ci ha lasciato Giuseppe Sanco. Grande cultore della materia è stato maestro e guida per tutti noi. Ha lasciato una preziosissima collezione, ricca di minerali estetici e rari.
Serate libere e conviviali
Molte serate sono state allietate da dolcetti e bevande, quasi sempre fornite dalle quote rosa presenti nel GMPE.
Non vanno infine dimenticate tante conviviali che hanno chiuso le nostre annate e hanno reso possibile lo scambio degli auguri in una atmosfera di festa e di serenità. Tali serate, allietate anche dalla presenza degli oratori venuti nel corso dell'anno, hanno rappresentato dunque una sorta di ringraziamento alla loro generosa disponibilità.
A Gianni Segala e Bruno Simoni va un particolare ringraziamento per l'organizzazione delle cene di fine anno di questi ultimi quindici anni.
Queste poche righe raccontano in maniera succinta e sicuramente imperfetta quanto accaduto in questi quarant'anni. Ora non mi resta che augurare a quanti prossimamente prenderanno il testimone della guida un futuro altrettanto radioso e fortunato.
Paolo Rodighiero, socio fondatore e Presidente del GMPE