Quando gli strati rocciosi sono sottoposti a forze di compressione, si possono deformare plasticamente, formando le pieghe.
Elementi della piega
In una piega si distinguono alcuni elementi fondamentali:
- La cerniera è la zona di massima curvatura della piega.
- Si chiamano fianchi le superfici laterali della piega.
- Il piano assiale è il piano che passa per le cerniere di strati successivi e rappresenta il piano di simmetria. Sulla sezione trasversale della piega appare la traccia del piano assiale, rappresentata da una linea subverticale o variamente inclinata.
- Il nucleo è la parte più interna, opposta al verso in cui sono rivolte le convessità, lungo la quale passa il piano assiale della piega.
- L'asse della piega è la linea che si estende lungo la cerniera ed è anche l'intersezione del piano assiale con la zona di massima curvatura della piega. Non si confonda quindi l'asse con la traccia del piano assiale sulla sezione trasversale.
Classificazione delle pieghe
Secondo il numero di fianchi presenti, sono classificate in:
- Monoclinali: pieghe che presentano un solo fianco costituito da strati a inclinazione uniforme (l'altro può essere stato eroso);
- flessura: monoclinale in cui si ha un lieve cambiamento locale di pendenza per poi riprendere la giacitura normale;
- piega a ginocchio: il cambiamento di pendenza è brusco e si forma una specie di scalino.
- Biclinali: pieghe che presentano due fianchi.
In base alla convessità degli strati abbiamo:
- anticlinali: pieghe con la convessità rivolta verso l'alto;
- sinclinali, rivolte verso il basso.
Quando le pieghe sono sottoposte a erosione, le anticlinali evidenziano una fascia centrale di rocce più antiche e, simmetricamente, ai lati le rocce più recenti. Si ha il contrario con le sinclinali.
In base alla pendenza dei fianchi abbiamo:
- pieghe simmetriche, quando i due fianchi pendono con angolo uguale rispetto al piano assiale; le pieghe simmetriche non hanno necessariamente il piano assiale verticale;
- pieghe asimmetriche, quando i fianchi hanno diversa pendenza rispetto al piano assiale.
In base all'inclinazione del piano assiale, le pieghe possono essere classificate in:
- pieghe diritte, con piano assiale verticale e asse orizzontale;
- pieghe inclinate, con piano assiale a pendenza maggiore di 45° rispetto alla verticale: assumono una forma asimmetrica con un fianco più inclinato dell'altro;
- pieghe rovesciate, con pendenza minore di 45°;
- pieghe coricate, con piano assiale pressoché orizzontale, per cui l'intera successione stratigrafica è capovolta: gli strati più recenti si trovano sotto quelli più antichi.
La direzione verso la quale tendono a ribaltarsi le pieghe è definita vergenza.
Quando abbiamo pieghe poco sviluppate, con lunghezza circa uguale alla larghezza, non legate a meccanismi di compressione o distensione, ma a movimenti verticali della crosta, si presentano due strutture:
- Il duomo è una piega simmetrica, con la convessità è verso l'alto, nella quale gli strati immergono egualmente in tutte le direzioni. In sezione appare come un'anticlinale.
- Il bacino è la forma inversa del duomo, con la convessità verso il basso.